Da poco più di una settimana è uscita la nuova app lanciata da Nintendo Pokemon Go che ha (ri)acceso la febbre per la caccia ai piccoli mostri giapponesi. La app si ispira all’omonimo cartone animato e al gioco uscito nel 1996 per Game Boy in cui il personaggio principale viaggia nel mondo per diventare un maestro di Pokemon. Il successo di Pokemon Go si può sfruttare nel nuovo marketing digitale?
Cos’è Pokemon Go?
Partiamo dalle basi: che cos’è Pokemon Go? È una app di gioco scaricabile gratuitamente per iOs e Android che permette di andare alla ricerca di Pokemon. Quello che lo rende diverso dagli altri giochi è la caratteristica che per farlo devi uscire di casa, obbliga l’utente ad interagire con il mondo reale ed esplorarlo. In poche settimane è diventato il gioco per smartphone più popolare di tutti i tempi, superando negli Stati Uniti la popolarità di Whatsapp, arrivando a fenomeni come quello registrato a Central Park a New York portando giorno e notte migliaia di utenti alla ricerca di Pokemon nel polmone verde della città.
Quello che era nato come innovativo video-gioco oggi ha innescato nuove strategie di marketing per migliorare la conversione: da utente-giocatore a cliente.
Catturare i Pokemon
Lo scopo principale del gioco è la cattura dei pokemon e il completamento del Pokédex. A questo scopo gli utenti devono uscire e andare in esplorazione. In basso a destra dello schermo c’è un menu che indica i pokemon presenti nei dintorni e, attraverso le orme, fa vedere a che distanza si trovano; minore è il numero di orme, minore è la distanza. Una volta arrivati nelle vicinanze di uno dei mostriciattoli l’icona lampeggia e lo vedremo comparire sullo schermo. Cliccandoci sopra due volte sarà possibile catturalo tramite le pokéball.
I Pokestop
Sulla mappa oltre ai pokemon compaiono i pokestop, ovvero punti di interesse generati dal gioco intorno a luoghi pubblici o privati (cinema, teatri, statue, monumenti…). Questi punti sono riconoscibili tramite un’icona blu che una volta cliccata mostra la foto del punto di interesse. Facendo scorrere il dito orizzontalmente sull’immagine, il gioco darà dei bonus (pokéball, uova o altro) utili lungo la ricerca. Attualmente non è possibile aggiungere dei punti di interesse in più oltre a quelli già presenti, ma è notizia che tra i piani futuri degli sviluppatori dell’app ci sia l’intenzione di implementare la possibilità di creare delle location sponsorizzate.
Le palestre
Altra funzione del gioco sono le palestre. Una volta raggiunto il livello 5 (attraverso la cattura dei pokemon e il raggiungimento dei pokestop), i giocatori vi potranno accedere, scegliere la propria squadra tra quella blu, quella rossa e quella gialla, e sfidare gli altri giocatori/allenatori. Obiettivo del gioco, oltre alla cattura di tutti i pokemon, è quello di far diventare la propria squadra la più forte.
Torniamo però all’aspetto marketing del gioco.
Come sfruttare il fenomeno nel marketing?
Un primo fenomeno che si è visto e continua a vedersi da parte dei brand è lo sfruttamento del boom di utenti che giocano a Pokemon Go soprattutto tramite immagini a tema.
Se però la tua azienda o il tuo “luogo culturale” è stato scelto come pokestop puoi sfruttare al meglio quest’opportunità che ti è stata servita su un piatto d’argento!
Fatti notare!
Metti cartelli e segnalazioni che facciano vedere ai passanti che sei un pokestop ufficiale. A questo associa dei mini concorsi per convertire gli utenti in clienti, crea menu a tema, delle manifestazioni, dei raduni per allenatori di pokemon (soprattutto se al vostro esercizio corrisponde una palestra), incentiva la condivisione di fotografie scattate all’interno del locale con un pokemon sullo sfondo e la geolocalizzazione.
Moduli esca
Quando agganciate un punto pokestop e ci cliccherete, sopra all’immagine descrittiva troverete un menu. Qui potete acquistare (per circa 1€) moduli esca per attrarre, per un tempo limitato di 30 minuti, pokemon. Perché farlo? Durante questi trenta minuti tutti i pokemon nei dintorni si avvicineranno al pokestop e di conseguenza si avvicineranno i giocatori. Questa tecnica può essere sfruttata durante i momenti della giornata in cui il locale è meno popolato.
Tu cosa ne pensi? Può un’app nata come video-gioco tornare utile al fine di pubblicizzare un’attività commerciale o culturale? Fammelo sapere con un commento.