Mettetevi nei panni dell’utente medio che inizia la ricerca del ristorante dove fermarsi per cena. Qual è la prima operazione che vi viene in mente? Sì, tirereste fuori dalla tasca il vostro smartphone e iniziereste con una ricerca su Google: “ristorante Aosta” per esempio. Da quella semplice ricerca sceglierete dove andare a mangiare. Aggiungeteci poi che magari volete fare bella figura con la vostra nuova ragazza, con vostra moglie per l’anniversario, con i colleghi o gli amici e sicuramente andrete a cercare il menu proposto, foto della location e dei piatti e probabilmente le recensioni di chi ci è già stato. In questo quadro trovate la vostra attività? Ci siete online? E soprattutto, ci siete nel modo giusto?
Ristorazione online
Essere reticenti nell’uso di Internet per la vostra azienda non servirà a nulla: che lo vogliate o no stanno già parlando di voi. Cercando un ristorante su Facebook, per esempio, possiamo trovare pagine non reclamate dal proprietario ma che contengono foto e post di clienti. Per non parlare poi della geolocalizzazione di chi posta la foto del piatto sul proprio profilo Instagram o gli hashtag associati all’attività. Riuscire a sfruttare questo parlare e avere lo spazio di far sentire la propria voce è proprio quello che fanno i social network.
Come iniziare la comunicazione online di un ristorante
Innanzitutto una regola che vale per qualsiasi tipo di brand che si affaccia per la prima volta nel digitale: non aprite tutti i canali disponibili se i vostri potenziali clienti non comunicano lì o se non siete sicuri di riuscire a presenziarli al meglio. Fatevi un giro sui vari social e cercate di capire dove potreste farvi spazio e dove questo tipo di conversazioni sono già presenti. È un passaggio che fa parte di quella che in gergo viene definita analisi di listening.
Create uno spazio di comunicazione vostro
Di che cosa sto parlando? Del sito web. Se domani i social network dovessero chiudere e tutta la vostra comunicazione si basasse sugli account che avete aperto sulle diverse piattaforme perdereste tutto. Niente più recensioni, niente foto, niente utenti. Il sito vi permette di scrivere ciò che volete, di inserire qualsiasi tipo di contenuto e di personalizzare ogni singola parte. Potete sfruttare la funzione blog per scrivere articoli che possano essere utili a chi vi legge e che vi aiuterebbero nel posizionamento sui motori di ricerca.
“Sì, ok Erica, ma cosa ci metto sul sito? E che cosa pubblico sul blog?”
Il sito deve essere prima di tutto informativo. Avete quindi bisogno di una grafica che rispecchi il tipo di locale (il sito web di un ristorante stellato non potrà avere lo stesso stile di una pizzeria), dovete raccontare chi siete, che cosa vi contraddistingue, qual è la vostra filosofia, mettere delle fotografie sia dei piatti che del locale e pubblicare il menu. Sempre di più chi decide di mangiare fuori vuole sapere prima di entrare che cosa proponete e quanto costa.
Il blog può servirvi per attirare potenziali clienti raccontando la storia del locale, presentando lo staff, lo chef, raccontare com’è nato il nuovo menu o un nuovo piatto, insegnare come riprodurre a casa qualche pietanza che si trova sulla vostra carta, i migliori abbinamenti vino-cibo. Insomma, di argomenti ce ne sono davvero tantissimi.
Presidiate i social network
I social dove sicuramente la comunicazione del food funziona meglio sono Facebook e Instagram per due motivi diversi. Facebook serve da contenitore di informazioni, possiamo aggiornare la clientela sugli orari di chiusura, pubblicare il menu, decidere di postare dei video, possiamo mettere orari di apertura di chiusura, qual è il range di prezzo del nostro locale, si possono lasciare recensioni e tantissime altre funzioni utili a chi vuole saperne di più. Con Instagram tutto questo non si può fare ma si può (e si deve) puntare tutto sul visual stuzzicando la curiosità (e l’appetito) di chi navigando incrocia le nostre fotografie. Inutile dire quindi che il materiale che andremo a postare deve essere di qualità e non delle foto scattate con il cellulare in condizioni di luce pessima.
Non ignorate poi Google My Business, la scheda aziendale di Google che compare quando facciamo una ricerca. È molto semplice crearne una e vi porterà via davvero poco tempo, ma ha degli ottimi riscontri di posizionamento su Big G.
Non illudete i vostri potenziali clienti
Le immagini di stock sono assolutamente vietate così come farvi passare per il ristorante che non siete. L’immagine che date della vostra azienda su Internet deve rispecchiare quella che il cliente ritrova offline. Se nel vostro locale nonna Pina fa la pasta fatta in casa con il sugo che le è stato tramandato e serve dei piatti abbondanti e succulenti, non ha senso fare delle fotografie dallo stile minimal che diano la sensazione di una cucina ricercata ed elegante. Anzi, nel caso del locale con la nonnina ai fornelli potete far leva proprio su questo e ricamare delle storie che possano avvicinare i clienti e farli affezionare. Cercate di trasmettere l’atmosfera del locale anche sui social.
Bene, questo era un primo post sul grande argomento della comunicazione per ristoranti e più in generale per il food. Continuate a seguirmi qui sul blog e sulla mia pagina Facebook per rimanere aggiornati sui prossimi articoli. Se avete degli argomenti che vi stanno particolarmente a cuore lasciateli nei commenti. Saranno un ottimo spunto per i futuri post.