Inserzioni Facebook bloccate, perché?
Ti è mai capitato di creare un’inserzione su Facebook e vederla poi bloccata e non approvata senza capirne il motivo? Le linee guida di Facebook riguardo alle inserzioni sono molto chiare e a volte possono risultare restrittive. Conoscere i motivi per cui un’inserzione può non essere approvata è importante per risparmiare tempo ed evitare brutte sorprese come il blocco della pubblicità o, peggio, la disattivazione nell’account pubblicitario.
Vediamo insieme le principali motivazioni per cui le inserzioni possono essere bloccate. Rimando comunque alla policy completa e le linee guida dalla community di Instagram e di Facebook per qualsiasi dubbio e per approfondimento.
Contenuti vietati
Facebook ha un elenco di contenuti che è vietato sponsorizzare sulla sua piattaforma. Le inserzioni che pubblicizzano quindi prodotti, servizi o contenuti di questo tipo vengono bloccate e c’è il rischio di blocco anche dell’account pubblicitario. Prodotti o servizi illegali sono chiaramente tra i primi motivi di blocco e all’interno di questa categoria ci mettiamo anche le droghe, prodotti a base di tabacco e armi. Ci troviamo anche i contenuti per adulti (compresi anche prodotti e servizi ad essi correlati), integratori di dubbia sicurezza, pratiche fraudolente e ingannevoli, finanziamenti, aste. E attenzione perché anche le pubblicità dove viene mostrato un “prima e dopo” (come nel caso di creme, prodotti dimagranti ecc), quelle dove vediamo delle caratteristiche fisiche esplicite o implicite come la razza, la religione, disabilità, stato di salute, condizioni economiche e altro vedono il blocco da parte di Facebook. Oltre a tutto questo però dobbiamo fare attenzione anche a come scriviamo i copy delle nostre inserzioni e ai link di destinazione che vengono inseriti. Viene infatti vietata la pubblicità con pagine di destinazione non funzionanti, e i testi non devono contenere volgarità o grammatica e punteggiatura usate in modo scorretto.
Contenuti non ammessi
Oltre ai contenuti che abbiamo visto sopra (e che non sono esaustivi e per questo ti ricordo di consultare la policy completa) ci sono dei contenuti che non sono ammessi, ma per i quali è possibile avviare una procedura per richiederne conformità. Alcuni dei contenuti non ammessi: alcol, servizi di appuntamenti online, gioco d’azzardo, farmacie online, prodotti di dimagrimento, politica.
Come dicevamo, dei contenuti non ammessi ci sono delle categorie per le quali serve un’autorizzazione per poter fare pubblicità. Vediamone qualcuna:
- Farmacie online: inserzioni consentite previa autorizzazione scritta da parte di Facebook.
- Appuntamenti: inserzioni consentite previa autorizzazione scritta da parte di Facebook, oltre a dover rispettare i requisiti per la targettizzazione e le linee guida di Facebook sulla qualità degli appuntamenti.
- Gioco d’azzardo online e gaming: inserzioni consentite previa autorizzazione scritta da parte di Facebook. Inoltre non possono essere targettizzate verso i minorenni.
- Inserzioni su temi social, elezioni o politica: bisogna avviare la procedura di autenticazione e impostare il disclaimer per questo tipo di inserzione.
- Criptovaluta: inserzioni consentite previa autorizzazione scritta da parte di Facebook.
- Procedure cosmetiche e perdita di peso: devono essere destinate a persone sopra i 18 anni.
Per questi contenuti non è vietata la sponsorizzazione, ma per farla è necessaria un’autorizzazione scritta da parte di Facebook, un’autenticazione dell’autore, un disclaimer in cui sia chiaro chi sponsorizza il contenuto oppure bisogna fare attenzione a targettizzare in modo corretto.
Altre motivazioni del blocco delle inserzioni
Queste sono alcune delle motivazioni per cui Facebook può bloccare le inserzioni, ma ce ne sono altre che non sono legate alla tipologia di contenuto. Pubblicità che non hanno per tema uno di quelli che sono stati citati sopra possono essere ugualmente bloccate perché non rispettano le regole legate alla targettizzazione, alla posizione e alla tipologia di inserzione che scegliamo di fare.
La targettizzazione
Le scelte che facciamo in materia di targettizzazione non devono essere usate per discriminare, infastidire, provocare o denigrare le persone. Dobbiamo fare attenzione anche al pubblico personalizzato che deve rispettare le condizioni di Facebook.
La posizione
Quando apriamo il pannello per la creazione di ad, ci troviamo davanti dei campi da compilare i quali devono essere riempiti correttamente e con le giuste informazioni. Devono essere informazioni pertinenti (testo, immagini, video…) al prodotto o servizio offerto e al pubblico che visualizzerà la nostra inserzione. Dev’essere chiaro e inequivocabile al pubblico qual è l’azienda, il prodotto, il servizio o il brand soggetto dell’inserzione. Inoltre, le pagine di destinazione devono essere corrette e inerenti il soggetto. Non possiamo quindi aggirare il sistema di Facebook facendo un’ad che parla di cibo e poi linkare una pagina web ad un e-commerce che vende armi.
Inserzione per acquisizione contatti
Tramite le Facebook Ads possiamo fare acquisizione contatti per iscrivere le persone alla nostra newsletter, ma anche per raccogliere mail o numeri di telefono di persone interessate a ricevere maggiori informazioni sui nostri prodotti o servizi. Chiaramente anche in questo caso, Facebook ha delle regole molto severe per quanto riguarda la raccolta di informazioni personali dei suoi utenti. A che cosa dobbiamo prestare attenzione quindi? Non dobbiamo chiedere il numero di conto, informazioni relative ai precedenti penali, informazioni finanziarie, codice fiscale, numero di passaporto o della carta d’identità, informazioni sullo stato di salute, orientamento politico, orientamento sessuale, nomi utente o password e altre.
Uso delle risorse del brand Facebook
Ci sono caduta anche io nel pieno della mia innocenza mentre creavo un’inserzione di un contenuto del mio profilo Instagram (ancora non mi segui? Fallo subito!). Facebook, e quindi anche Instagram, non consente la creazione di pubblicità che abbiano nel titolo, nell’immagine o nel testo un uso non approvato del brand. Non possiamo quindi rimandare a contenuti di Facebook o Instagram (anche pagine e gruppi) o farne riferimento nel testo dell’inserzione. E non possiamo nemmeno usare il brand Facebook nella creatività come parte rilevante o modificare le risorse del brand (es la modifica dei colori o del design per attirare l’attenzione). Oltre a questo non possiamo nemmeno inserire un bottone finto di play del video o frecce che invitino all’azione gli utenti.
Dobbiamo tener conto di varie cose quando decidiamo di creare un’inserzione o sponsorizzare un post della nostra pagina Facebook. Il mio consiglio è di tenere sempre d’occhio e sottomano le normative pubblicitarie (che possono cambiare dall’oggi al domani), ma anche le linee guida di Facebook e Instagram.
Questo post non vuole essere esaustivo di tutte le norme e i casi che possono causare il blocco delle inserzioni e certe volte anche dell’account pubblicitario, ma vuole solo dare un’idea di ciò che dobbiamo tenere in considerazione quando apriamo il Business Manager per creare nel nostre Ad.
Dubbi, domande, perplessità? Scrivimi!